DirectionScenographyActing

La ciclicità delle stagioni è il pretesto per raccontare la ciclicità degli errori umani, in uno spazio caratterizzato da una tranquillità imperturbabile ed apparentemente inaccessibile, (un tempio collocato al centro di lago)  il mondo trova il modo di bussare alla porta con insistenza. Questo luogo diviene rifugio e poi espiazione per il protagonista, apprendista tentato dal mondo e poi spezzato dagli eventi. La vita è un cerchio, così il film si conclude com'è iniziato, letteralmente, con le stesse risate di un bambino che ci ricorda che la violenza dell'uomo è innata e per tenerla a bada occorrono rigore e disciplina.