"Il Mahabharata" di Peter Brook (1990) è una straordinaria trasposizione cinematografica di uno dei testi epici più significativi della letteratura mondiale. Il film, pur nella sua durata e complessità, riesce a trasmettere l'essenza di questa saga millenaria con un approccio straordinariamente visivo e teatrale, rispettando profondamente la spiritualità e la ricchezza simbolica del Mahabharata.
La regia di Peter Brook è impeccabile, riuscendo a sintetizzare un'opera vastissima senza perdere la forza dei suoi temi principali: il destino, la lotta interiore, il conflitto tra bene e male e la ricerca della giustizia. La scenografia, semplice ma evocativa, e l'uso sapiente della musica, contribuiscono a creare un'atmosfera unica, in cui ogni scena sembra essere un’opera d'arte visiva. La scelta degli attori e l'interpretazione sono di altissimo livello, con ciascun personaggio che, pur nella sua umanità, sembra incarnare qualcosa di universale e immortale.
La potenza del film risiede nel suo equilibrio tra il racconto epico e il tono contemplativo. Nonostante la densità narrativa e la necessità di comprimere secoli di storia in circa tre ore di film, la visione riesce comunque a comunicare la profondità e la spiritualità del Mahabharata. Il conflitto interiore dei personaggi, la loro lotta per l’onore e la verità, si intrecciano con una riflessione più ampia sulla condizione umana e sul significato della vita.
La critica al potere, l'importanza del dharma (la giustizia e l'ordine universale), la meditazione sulla guerra e sulla pace sono temi che non perdono mai la loro attualità, e il film li affronta con una delicatezza e una profondità rare. Sebbene alcune scelte stilistiche possano risultare minimaliste o esoteriche per alcuni spettatori, l'opera di Peter Brook è comunque di una potenza inarrivabile.
In sintesi, "Il Mahabharata" è una realizzazione cinematografica affascinante che rende giustizia a una delle opere più complesse della tradizione mondiale, riuscendo a coinvolgere anche chi non ha familiarità con la cultura indiana. Un'opera che invita alla riflessione e che lascia un'impressione duratura.