Ambientata 10.000 anni prima degli eventi del romanzo del 1965, la serie approdata questa settimana su HBO e, in Italia, su Sky, segue le sorelle Valya e Tula Harkonnen mentre combattono le forze che minacciano il futuro dell'umanità e creano la leggendaria setta nota come Bene Gesserit. Il progetto amplia con maestria l'epica eredità dell'universo di Dune, offrendo una narrazione avvincente, visivamente straordinaria e intellettualmente stimolante. “Prophecy” riesce a coniugare il rispetto per i complessi temi dell'opera originale di Frank Herbert con l'aggiunta di nuovi strati di profondità narrativa, distinguendosi per il suo mix di spettacolarità, tensione drammatica e segreti intriganti. Al contempo, esplora con incisività una tematica cardine della fantascienza, ovvero la sfiducia nei confronti del potere, di chi lo detiene e dei sistemi di credenze dove la devozione religiosa si intreccia con la manipolazione politica.
Tra le più recenti serie sci-fi di Apple TV+ e basata sulla trilogia di romanzi di Hugh Howey, Silo racconta la vita degli ultimi diecimila abitanti della Terra in un mondo post-apocalittico, confinati in un misterioso bunker di oltre 140 livelli. Pur ignorando il passato, questa società ha sviluppato tradizioni e sistemi di ordine propri; tuttavia, le rigide regole e i segreti che le sostengono vengono messi in discussione da chi osa sfidare il sistema. Con Rebecca Fergueson alla guida, questa serie cattura il pubblico grazie al suo enigma centrale, alle interpretazioni carismatiche del cast e a una produzione visivamente imponente. Al centro della trama, anche in questo caso, riflessioni tipiche del genere, come la sorveglianza, l'oppressione e la lotta per la libertà, intrecciati in un racconto avvincente e ricco di tensione.
Westworld è un parco divertimenti futuristico e ipertecnologico, gestito dal dottor Robert Ford (Anthony Hopkins), dove androidi dall’aspetto umano permettono ai visitatori di vivere qualsiasi tipo di avventura o fantasia, anche le più oscure, senza il rischio di subire danni. Ambientata nel 2050, la serie ci introduce in questo mondo dove i ricchi ospiti possono dare libero sfogo ai propri istinti, interagendo con gli host, repliche umane dotate di intelligenza artificiale. Dolores Abernathy è l'host centrale della prima stagione, in cui emergono i primi difetti nei robot: iniziano a sviluppare una coscienza e a liberarsi delle narrazioni preimpostate.
L'idea di un'intelligenza artificiale che acquisisce consapevolezza di sé non è nuova, ma Westworld si distingue per il suo approccio realistico e il forte impatto culturale: la serie intreccia infatti un’ambientazione suggestiva da frontiera con dilemmi filosofici legati all’uso dell’intelligenza artificiale, mantenendo il pubblico coinvolto in riflessioni profonde. Creata da Jonathan Nolan e Lisa Joy, Westworld si è affermata come una produzione di prestigio grazie alla narrazione ambiziosa e a un cast di alto livello, che include Evan Rachel Wood, Ed Harris, Jeffrey Wright e Thandiwe Newton.
Altra serie targata Apple TV+, segue Mark Scout (Adam Scott), leader di un team delle Lumon Industries, un'azienda che ha introdotto una rivoluzionaria procedura chirurgica per separare i ricordi tra vita lavorativa e privata. Questo esperimento, concepito come un modello ideale di “equilibrio”, viene messo in crisi quando il nostro protagonista si ritrova coinvolto in un mistero che lo costringerà a confrontarsi con la vera natura del suo lavoro e con se stesso. Già dalla premessa unica di questa divisione artificiale dell’identità umana, capiamo l’atmosfera inquietante che permea la serie e che, soprattutto attraverso il personaggio di Mark, mette in discussione le implicazioni etiche e personali del controllo aziendale.
Con una narrazione accattivante e un design visivo che spazia tra l’etereo e il disturbante, Scissione esplora temi di alienazione e controllo attraverso lente fantascientifica. Le interpretazioni di un cast stellare, tra cui spiccano Christopher Walken, John Turturro e Patricia Arquette, accompagnano una colonna sonora ipnotica e un mistero costruito con precisione. Siamo di fronte a una serie che non solo intrattiene, ma invita il pubblico a riflettere sul rapporto tra identità, lavoro e libertà personale, consolidandosi come un’aggiunta memorabile al panorama della fantascienza contemporanea.
Tra i fenomeni Netflix, questa produzione tedesca mescola tensione, mistero e scienza in modo magistrale, esplorando il mistero della scomparsa di due ragazzi nella cittadina immaginaria di Winden, in Germania, in un complesso intreccio di viaggi nel tempo, segreti e relazioni nascoste. Al centro della trama, quattro famiglie le cui vite, apparentemente separate, oscillano tra passato, presente e futuro, tutte collegate da una misteriosa grotta. Man mano che emergono nuovi segreti, le realtà si sovrappongono, portando i personaggi a confrontarsi con verità sconvolgenti.
Ambientata in un'atmosfera cupa e inquietante, Dark riesce a mantenere alta la tensione attraverso una narrazione densa di rivelazioni e concetti scientifici stimolanti, senza mai tradire le aspettative dello spettatore. I personaggi, pur immersi in un contesto soprannaturale, rimangono infatti umani e credibili, aggiungendo profondità emotiva a una storia che unisce la teoria della relatività con i dilemmi del tempo e dello spazio.
Con tre stagioni ricche di trame multigenerazionali, Dark è una masterclass di narrazione fantascientifica. Ogni episodio sfida lo spettatore a decifrare le complesse connessioni tra i personaggi, i loro alberi genealogici e le diverse linee temporali. Considerata una delle migliori serie di fantascienza di tutti i tempi, Dark si distingue per la sua narrazione agghiacciante e per la meticolosità con cui costruisce il suo universo narrativo.
a cura di Agnese Albertini di CinemaSerieTV.it per Filmamo.it