Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

Terrifier 3

(Film, 2024)

L'idolatria, il crearsi eroi dunque l'attesa, l'aspettative per conoscere, incontrare personaggi che si ammirano perchè magari visti sui social o appunto per la loro fama.
Oltre allo show splatteroso, Damien Leon in Terrifer 3 parla anche di questi concetti, specialmente tramite la protagonista Sienna, eroina-guerriera del secondo capitolo della saga che in questo film torna ad avere problemi, la nipotina Gabbie di fatto venera Sienna, ma Gabbie è all'altezza delle sue(di Gabbie) aspettative?
 

Terrifier 3 è divertente per gli amanti dello splatter, risulta cruento, grottesco e giocoso, Leone ha più mano nel gestire i tempi della tensione tanto da creare un buon prologo con i giusti tempi d'attesa, qui si notano i passi in avanti del regista che costruisce la tensione, amplia i tempi horror e non mostra da subito l'orrore.

Anche il prologo si incentra proprio sull'attesa, la bambina aspetta Babbo Natale ma poi la famiglia si ritroverà Art, anche qui, visto come poi si svilupperà la narrazione del film, ci si può leggere come l'attesa, la voglia di incontrare il proprio mito, eroe ma questo poi ne è all'altezza? Certo la famiglia finirà per trovarsi un impostore, cioè Art che darà sfoggio al suo tipico massacro con uccisioni ben costruite ricche di sangue e arti mozzati.

Nel film c'è molta violenza, molto sangue, molto splatter, le uccisioni sono creative e folli con buonissimi effetti artigianali.
 

Nel secondo si era ampliata la lore del personaggio di Art e di questo mondo, sotto quest'aspetto ci si poteva aspettare maggior ampiamento della mitologia che invece avverrà nel quarto film, sì in questo terzo capitolo ci sono degli accenni di mitologia che però saranno sviscerati in seguito.
Di fatto si ha l'impressione che Leone abbia voluto prendersi un film in più prima di addentrarsi nel mondo infernale, forse vuole avere più budget per fare quel film? Probabile e da come finisce questo terzo film, nel quarto per forza ci si addentrerà nel mondo infernale.

La ragazzina-demone vestita come Art che nel secondo raccoglie la testa in questo film non è presente mentre invece Vicky-demone è più approfondita e si comprendono alcuni meccanismi di questi demoni, la sua presenza funziona bene ed è protagonista di scene molto buone, buonissima quella della vasca da da bagno quando si taglia le vene ad esempio.

Se Sienna nel secondo chiudeva da eroina-guerriera in questo terzo capitolo, volendo, torna un po' come all'inizio del secondo, ha incubi, prende farmaci, è reduce da centri e terapie psichiatriche, anche qui visto l'arco narrativo del secondo film, ci si poteva aspettare  che in questo film fosse da subito energica, pronta all'azione mentre invece Leone vuole mostrare come Sienna non è ancora una vera salvatrice con tanto di immagini blasfeme e dissacranti.
La corona di spine, la visione inquietantemente e grottescamente messianica durante l'incubo, tali aspetti sono interessami e nei prossimi film dovranno essere mostrati e chiariti.

Il fratello di Sienna, Jonathan, per andare avanti ha snaturato se stesso, non si veste più come prima, non fa più ricerche sui demoni, ma si vede che in realtà è triste.
 

Come per gli altri due film c'è molta attenzione su Art, sulle sue mattanze che divertono e funzionano bene, però un maggiore approfondimento su alcuni aspetti della mitologia di questo mondo invece che letti tramite degli appunti di vecchie ricerche di Jonathan sarebbe stato meglio mostrarli, far vedere Sienna e Jonathan ricercare tali informazioni.

Il terzo atto forse arriva in modo un po' veloce, dei personaggi importanti muoiono off screen però il terzo atto in se è buono, lo scontro finale è bello da vedere, ci sono buone trovate sulle mattanze e ci sono anche echi raimiani, lo scontro con la motosega su tutti.

Sulla gestione della narrazione c'è voglia di creare e ampliare il tutto, Leone deve migliorare nella gestione e coesione dell'insieme, in pratica il tutto sembra una saga a fumetti, come idea ci può stare ma in un film non è facile gestire sia tutto l'aspetto di Art e portare anche avanti i personaggi con il world building.
Di fatto negli slasher di solito il villain non è molto inquadrato, si gioca sui tempi di attesa, è il villain, il mostro che appare per spaventare, uccidere le vittime mentre nei Terrifier questo concetto a tratti si ribalta dato che Art è molto esposto ed è vero protagonista di molte sequenze che, come scritto, sono ben costruite, registicamente anche migliori a livello tecnico dei precedenti film che dunque fanno piacere a chi ama il gore ricco di effetti artigianali.

Quindi un Leone con più padronanza dei tempi della tensione, che tramite le esagerazioni delle uccisioni in modo splatteroso, cruento, creativo e grottesco riesce a divertire.



Le scene oniriche che fanno intravedere la mitologia sono intriganti, suggestive e nel quarto film  si dovrà arrivare al dunque.

Molto del film è incentrato anche sul rapporto tra Sienna e la nipotina Gabbie e qui si nota proprio che il concetto di eroina non è ancora compiuto, Gabbie vede Sienna come un idolo ma la protagonista non è ancora all'altezza, Vicky schernisce la protagonista che non riesce a mettere in salvo a proteggere chi ama, il percorso di Sienna è ancora da compiere.
Anche la podcaster che è ossessionata dagli omicidi di Art, da Sienna e Jonathan e volendo anche i bambini che, chiaramente, vogliono Babbo Natale anche se poi si ritrovano Art, mette in un scena proprio questo concetto di idolatria con gioco forza accenni al mondo social, dei content creator dove gli utenti creano personaggi con una certa famo.
 

Si spera che i tanti incassi non allungheranno oltre modo il brodo, perchè per carità con questi slasher splatterosi e grotteschi ci si diverte ma siccome dal due ormai si sta mostrando anche aspetti di lore e mitologia qui c'è anche bisogno di narrare questi aspetti, la pazzia del padre di Sienna, i suoi disegni, il mondo demoniaco, la ragazzina-demone ecco questi aspetti sono tutti rimandati al quarto capitolo, diamo a Leone la possibilità di avere più budget per un film dove, presumo, dovrà mostrare demonietti e scenari più costruiti e suggestivi? Va bene ci si può stare anche perchè il film diverte ma dal prossimo bisogna arrivare al nocciolo e credo lo si farà, almeno per quanto riguarda il mondo dei demoni.

 

Volendo si può riscontrare il difetto di una narrazione un po' serializzata perchè il film rimane aperto, ci sarà per forza il sequel e vengono mostrati concetti, immagini della mitologia di questo molto anche di buona fattura, con buone atmosfere ma che non sono pienamente inseriti in questo film ma appunto saranno inseriti in seguito.

 

Le sequenze con Art divertono, molte uccisioni, molte mattanze, c'è creatività, follia e in modo grottesco anche crudeltà, il personaggio di Vicky-demone risulta ben centrato quindi sul lato dell'intrattenimento il film fa il suo con Leone che sta migliorando sui tempi horror, sulla tensione.
Per la narrazione si nota la voglia di costruire un mondo anche fumettoso, una mitologia e sotto quest'aspetto si potrà avere un quadro migliore a saga compiuta o almeno dal prossimo capitolo, certo due film che mostrano a spicchi senza troppo addentrarsi nel forte, nel clou della vicenda iniziano ad essere tanti, ma come detto il film diverte, era buono anche il secondo del resto e se il quarto capitolo avrà ancora più budget e sarà ancora più folle, l'attesa sarà giustificata e del resto è anche di questo che parla il film, dell'attesa vista anche l'ambientazione natalizia e della venuta di un eroe in questo caso eroina che deve costruirsi.