Non mi male Mimì - il principe delle tenebre, un film film incentrato su una love story gotica dove la coppia, due reietti, incompresi devono evadere dal mondo circostante, quindi Brando De Sica ne fa una critica anti-sistema e totalmente anti-borghese.

Si nota la passione per i film di vampiri del regista, fa piacere, nel film sangue e violenza son ben presenti, altro plus.

L'aspetto invece da rivedere è la messa in scena di base, a tratti la fotografia è troppo "fighettosa", troppa color correction, troppi filtri, l'intento è quello di ricreare una Napoli versione Nosferatu di Murnau quindi con quei gialli e celesti, ma la resa felice non diciamo sempre felice.
C'è anche una sequenza del funerale all'aperto con processione che ricorda il Nosferatu di Herzog.
Bello è il momento dell'apparizione del Nosferatu sui sotterranei di Napoli, De Sica gioca tra reale non reale sul fatto se davvero Mimì sia stato morso dal vampiro e se ora, dunque, sia diventato tale o se semplicemente si sta immaginando tutto. 

De Sica mostra spesso "i muscoli" con virtuosismi e movimenti di macchina, notevole quello di Mimì capovolto che va a finire nella scena dove dorme a testa in giù sopra un lampione e poi si butta.

Mimì è un pizzaiolo a Napoli, più stereotipo non si può e ciò simboleggia la sua vita troppo sugli schemi, è un ragazzo deforme per via della conformazione dei suoi piedi mentre la ragazza Renata/Carmilla è ritenuta schizofrenica proprio per la sua passione e ossessione verso il goth e vampiri.

Dunque i due per esprimersi devono "morire", devono evadere e distruggere tutti i loro legami e il mondo con le borghesi, il finale se può sembrare di primo acchito consolatorio realtà pone la coppia in contrasto col mondo stesso, incompresi, reietti e ritenuti carnefici. 
Per vivere se stessi devono slegarsi dai vincoli terreni ed essere vampiri, fuori dunque da ogni canone e regola.

Sicuramente la regia è da sgrezzare, De Sica deve curare meglio la messa in scena di base, volendo anche alcune reazioni dei personaggi sono rivedibili ma ecco il regista ha movimenti di macchina interessanti, così come un racconto cruento, crudele sulla società stessa con buoni sprazzi sangue e passione per i vampiri.