Jess Franco dirige un film sulla figura di Jack Lo Squartatore e a differenza di quanto si possa pensare e del titolo, fuorviante, italiano è un film piuttosto “misurato”, parlando sempre secondo i canoni di Franco dove il regista imposta un trama lineare e la segue.

C'è una buona messa in scena, una Londra in costume convincente con buone scene tra la nebbia in notturna, le atmosfere cupe e gli interni delle abitazioni, del locale di cabaret dove spicca una bella fotografia con grazie agli oggetti di scena vira sul rosso.
Il film è un remake, rivisitazione del bellissimo Gritos en la Noche sempre di Franco, gli espedienti narrativi sono grosso modo i medesimi dove quindi più che la polizia, sempre indietro, è il coraggio della figura femminile, di Marika interpretata dalla musa e moglie di Franco Lina Romay e sfidare davvero il killer.

L'incedere del film è un troppo verboso e dialogati, lo svolgimento procede più nel parlato che nelle azioni e così anche il ritmo non risulta sempre penetrante.
Ci sono comunque alcune sequenze degne di nota, indubbiamente tutto il momento onirico dove Jack vede la madre, il rapporto conflittuale e ancora una volta Franco dimostra di rendere bene le atmosfere oniriche e da incubo.

Bello anche l'inseguimento in notturna nella foresta avvolta dalla nebbia e sono anche interessanti e piacevoli le varie uccisioni, dove Franco inserisce sangue e splatter, tendenzialmente non è un regista che mostro molto sangue, e su tutte le morti spicca quella del seno tagliato.

In alcuni punti si può riscontrare il lato ironico del regista come quando passa dalle scene di morte a inquadrare il fondoschiena delle cabarettiste.

A differenza del titolo italiano il film non presenta momenti di erotismo spinto, ma comunque Franco sapeva sempre inserire momenti che contrastavano col canone del film e infatti c'è una sequenza che rompe gli schemi e la narrazione del film dove Jack violenta una ragazza in fin di vita.
Il finale invece è volendo un po' troppo frettoloso per un film dunque volendo dall'impostazione classica e dal ritmo non incalzante ma dove comunque Franco irrompe con qualche momento che spezza il mainstream e che qua e la ha vari spunti.