Film malinconico che tratta del dolore, l'elaborazione del lutto, la difficoltà nell'andare avanti, nel lasciare una persona amata tramite la presenza degli zombie.
Non c'è da aspettarsi un film violento, cruento ne un film con degli zombie che assaltano le persone, ma si è di fronte a un horror drammatico dove la solitudine, l'angoscia, lo sconforto ed anche i desideri dei personaggi fanno da padrone.
La regista norvegese Thea Hvistendahl tratteggia un film cupo con una fotografia austera dove inquadrature e movimenti di macchina evidenziano la spaesamento dei personaggi.
Questi infatti sono spesso inquadrati a distanza, non sono mai a loro agio nelle inquadrature che richiamano quasi sempre l'angoscia e la solitudine in quanto spesso i personaggi sono soli e circondati dall'ambiente che li sovrasta.
Le inquadrature e determinati movimenti di macchina, come quello iniziale dall'alto, suggeriscono come i personaggi siano quasi osservati e seguiti da una sorta di presenza, un'aura di malinconia che li pervade.
Tutti i personaggi coinvolti nel film hanno a che fare con il lutto, con una perdita importante, perciò hanno un vuoto dentro e non a caso ci sono inquadrature emblematiche come gli overtake sulle scale o sul posto di lavoro della ragazza, prima che questa tenti il suicidio, che richiamano proprio la sensazione di vuoto che prova la stessa.
I movimenti di macchina ad allontanarsi dai personaggi raccontano come i protagonisti coinvolti non sono mai pieni di se.
L'anziana che si avvicina al telefono mentre la macchina da presa, nonostante per l'appunto il movimento del soggetto in scena è in avanti, in avvicinamento, si allontana.
Un altro esempio è quando il padre canta la ninna nanna al piccolo Elias, ormai in versione zombie, con la macchina da presa che si allontana progressivamente mentre il padre è una sagoma oscura che contorna la scena di toni cupi come nel resto del film.
Gli zombie rappresentano i desideri delle persone di rivedere i propri cari defunti ma chiaramente quelle persone non sono più le stesse, andare avanti, affrontare la solitudine e lo sconforto non è facile, il mostra infatti la ricerca di contatto umano.
Di conseguenza le scelte difficili che dovranno compiere i personaggi per un film che vuole parlare sia di amore, di attaccamento ma anche di dolore e sconforto.