Joko Anwar è il fiore all'occhiello dell'horror indonesiano moderno, questo ultimo film indaga sul mistero religioso, la protagonista Sita vuole filmare le torture del corpo e dell'anima dei defunti quindi scende nelle tombe sottoterra per dimostrare che in realtà ciò che dice la religione sia falso.
La regia di Anwar ha dimestichezza con i tempi dell'horror, ci sono movimenti di macchina e piano-sequenza che alimentano e spesso utilizza il jump scare, alcuni costruiti altri invece con una resa non troppo felice.
Il ritmo del film non è sempre incalzante, il tutto probabilmente dura un po' troppo e alcuni momenti come quando il mondo sembra andare in panico da religione è poco esplorato, questo presumo per via del budget non così elevato, infatti diverse volte l'inquadratura non si allarga, si rimane molto sui personaggi.
Non mancano comunque momenti più ispirati dove la fotografia ha la sua bella resa, come la scena in rosso nel finale nei sotterranei della tomba.
Sono anche presenti buone scene di sangue, quella della lavatrice probabilmente la migliore con la faccia dell'anziana strappata via e il finale dove viene mostrata tutta la tortura che Sati tanto teme di vedere.
E' una tipologia di horror che si rifà spesso al cinema di Wan, dove Anwar si sa creare scene di tensione ma a volte nel mostrare l'orrore eccede con i jump scare ma comunque costruisce convincenti motivazioni per il personaggio di Sati.