Random reviews

Recensione di   Mia Battaglia Mia Battaglia

Joker: Folie à Deux

(Film, 2024)

Sono rimasta folgorata dalla visione di quest'ultimo Joker. Non avevo mai visto un film capace di esprimere in modo così dolorosamente intenso e profondo i percorsi di una mente deviata. L'intensità delle immagini è così elevata che gli attori (superlativi) potrebbero quasi non dire nulla, è proprio la forza delle scenografie e della fotografia a catalizzare l'attenzione fin dalle primissime inquadrature. Solo il cinema può arrivare a questi livelli di racconto, di profondità, di intensità: per questo lo considero Grande Cinema, con tutte le maiuscole al loro posto.E il breve “making of”, che su Prime viene proposto in automatico alla fine del film, è una piccola perla dove gli autori spiegano perfettamente come siano arrivati ad un risultato così straordinario.

Recensione di   Meraki Meraki

The Imitation Game

(Film, 2014)

"The Imitation Game", diretto da Morten Tyldum e interpretato in modo magistrale da Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, è una straordinaria rappresentazione della vita complessa e affascinante di Alan Turing, un genio visionario e pioniere nell'ambito della computazione.Benedict Cumberbatch offre una performance eccezionale nel ruolo di Turing, portando sullo schermo la genialità e la solitudine del matematico britannico. La sua interpretazione sfoggia una gamma di emozioni, dalla determinazione implacabile alla vulnerabilità interiore, catturando la complessità di un uomo la cui mente geniale fu cruciale per la vittoria degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.La presenza di Keira Knightley nel ruolo di Joan Clarke, una brillante matematica e amica intima di Turing, aggiunge un ulteriore strato di profondità al film. La loro connessione, basata sulla comprensione reciproca e sulla sfida delle norme sociali dell'epoca, contribuisce a sottolineare la solitudine di Turing e la sua lotta contro le discriminazioni.La trama del film è avvincente, alternando abilmente tra il periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando Turing lavorò per decifrare il codice Enigma utilizzato dai nazisti, e il periodo successivo, quando la sua omosessualità lo portò a confrontarsi con le leggi ingiuste del tempo. La narrazione coinvolge gli spettatori attraverso una storia di intelligenza, determinazione e umanità.La regia di Morten Tyldum cattura in modo straordinario l'atmosfera dell'epoca, con una fotografia raffinata e scenografie che trasportano gli spettatori nel cuore della guerra e della mente di Turing. La colonna sonora di Alexandre Desplat contribuisce a intensificare l'emozione del film, creando un accompagnamento musicale che sottolinea perfettamente ogni momento cruciale."The Imitation Game" non è solo un ritratto biografico accurato, ma anche una riflessione potente sulla discriminazione, sull'intelligenza artificiale e sulla natura umana. Il film offre uno sguardo rispettoso sulla vita di Alan Turing, un uomo la cui genialità ha cambiato il corso della storia e che,

Recensione di   Francesco Conti Francesco Conti

Sexocracy: The man of Bunga Bunga

(Film, 2012)

Un docufilm ben fatto, con un buon ritmo ma che non mi ha esaltato più di tanto. Forse perchè speravo in rivelazioni che poi non sono arrivate. Tutto già si sapeva. Il merito, comunque, è l'aver reso il tema non noioso raccontando un Lele Mora che non conoscevo. Potrebbe sembrare una lunga auto discolpa del Mora ma se si legge tra le righe non è così, anzi. Basta ascoltare bene quando racconta del bar 'mutanda' per capire che personaggio il Mora sia stato e ciò che abbia potuto fare per il suo amico Silvio.

Recensione di   Giovanni R. Giovanni R.

Paganini

(Film, 1989)

Che dire? Paganini e` l'unico film con Klaus Kinski davanti e dietro la videocamera. E` l' ultimo film dove Klaus Kinski appare davanti alla videocamera. Quest' opera rappresenta l' ultima celebrazione di questo artista dopo una carriera cinematografica lunghissima! Che altro dire? Kinski e` Paganini! L' anima di Paganini e`in lui! Klaus ha Paganini nel sangue!Solo lui poteva fare un film del genere, un opera indimenticabile nel bene e nel male: che vi piaccia oppure no, che vi diverta o vi annoi, che vi arrapi o vi disgusti Paganini vi rimarra` in mente in modo perenne come un' ossessione, un' ossessione alla Kinski con: Fans che si strappano le vesti al suono del suo violino;Cavalli arrapati';Una Dalila di Lazzaro da sogno, come 100 Madonne (la cantante);Un amore selvaggio con l’attraente Debora;Un violino da brivido;La Sifilide;Pane secco a colazione, pranzo e cena;Un amore quasi ossessivo e appiccicoso per il figlioletto.Klaus Kinski e` qui con la passione di sempre, ora pure alla regia.

Recensione di   Goran Basti Goran Basti

Fahrenheit 9/11

(Film, 2004)

Bellissimo documentario che in America molti hanno tacciato come anti-americano e fazioso che trae conclusioni basandosi su fonti discutibili. Le fonti che Michael Moore cita, purtroppo, sono veritiere. Michael Moore, con grande ironia, ci mostra come la presidenza di G.W. Bush ha sfruttato l'attentato alle Torri Gemelle per portare avanti la propria agenda guerrafondaia per trarne enormi guadagni, tutti a favore della famiglia Bush, grande azionista del gruppo Carlyle (che produce armamenti) in cui anche la famiglia di Bin Laden aveva considerevoli interessi.

Recensione di   rosemary rosemary

Carnival Row

(Serie TV, 2019)

Steampunk bellissimo, come piace a me, realizzato magnificamente, creature meravigliose, attori eccellenti, fotografia stupenda ed efficace, scenografie, storia e tutti i personaggi assolutamente al loro posto e ben caratterizzati. Poi romantico, horror e avvincente. Anche appena lento a tratti, ma non importa. Anche la seconda stagione merita

Recensione di   Jon Jon

Susie Q

(Film, 2016)

È un film sulle persone cattive. Come Trainspotting, puoi semplicemente goderteli e questo rende il film divertente e divertente.

Recensione di   Massimiliano Muffatto Massimiliano Muffatto

Black Panther

(Film, 2018)

BLACK PANTHERin loving memory of Chadwick BosemanC’era una volta un re di un regno nascosto nel continente africano .Il suo regno era ricco e tecnologicamente avanzato grazie agli immensi giacimenti di vibrano.Un misterioso metallo probabilmente di origine aliena caduto su quel posto molti anni prima sotto forma di meteorite.Il buon re teneva nascosta la vera ricchezza del suo popolo agli occhi del mondo circostante.Per proteggerlo come fa un buon re.Il buon re aveva un figlio e si prodigò per farlo studiare nelle scuole migliori del mondo oltre a trasmettergli le tradizioni , gli insegnamenti e i segreti dei suoi avi.Perché un domani sarebbe diventato re .Quel domani arrivò prima del previsto perché il buon re mori’ tradito dal suo stesso fratello e il giovane figlio sali’ al trono ma non prima di aver superato pericolose prove che il suo lignaggio gli imponeva.Questa favola potrebbe riassumere brevemente la storia di Pantera Nera .Il primo supereroe nero della Marvel.Max Rece completa su IL GUARDAROBA DEL BUIO IN SALA

Recensione di   Marccc Marccc

Non dire Niente

(Serie TV, 2024)

I strongly recommend reading the book to gain additional context and deeper insights, as it complements the series beautifully. That said, the series itself does an outstanding job of adapting the source material, delivering a compelling and well-rounded narrative. The performances are excellent across the board, with the actors skillfully portraying their characters over multiple time periods. This nuanced portrayal brings depth to the story, allowing viewers to connect with the characters as they grow, change, and face the challenges of their respective eras. For me, the series revolves around several profound themes: - **The perception of righteousness in conflict**: It highlights how, in war, every side believes they are fighting for what is right. - **Devotion to a cause**: It examines the lengths individuals are willing to go for their beliefs and what happens when those beliefs are challenged or begin to falter. - **The disposable nature of those on the front lines**: It starkly illustrates how the ones bearing the greatest risks—the pawns in the larger game—are often the first to be discarded. - **The silence within communities**: It critiques how unspoken rules and a "code of silence" can sometimes do more harm than good. - **The disparity in rewards after conflict**: It underscores the reality that the true spoils of war are often claimed by bureaucrats and decision-makers, leaving the soldiers behind. The series handles these weighty ideas with care, presenting them through a mix of personal stories and larger societal reflections. It’s an emotional and thought-provoking watch, filled with moments that resonate long after the credits roll. For those who enjoy layered narratives and complex moral questions, this series is a must-see.

Recensione di   Mortimer Sallius Mortimer Sallius

Body of Evidence - Il corpo del reato

(Film, 1993)

Il film è un giallo discreto, ma niente di eccezzionale! Ha un cast notevole, una ottima fotografia, musiche abbastanza curiose per un film erotic-triller. Ha due difetti: i costumi (troppo sobri) e la regia di Uli Edel : non adatto per il genere stile "Basic Instinct". Però dicamoci la verità , noi ragazzini di quel periodo, siamo andati al cinema solo per vedere le belle tette di Madonna che sobbalzano mentre cavalca energicamente Willem Dafoe, ansimando e godendo come neanche nei migliori film di Tracy Lords abbiamo visto fare... In fondo Madonna è stata scelta per questo film, ... solo per quello !! Oh Dio Mio, ricordo solo che quando acquistai il VHS, uscito a marzo del 1993, consumai il nastro della cassetta ,.... oltre ad una scorta infinita di fazzoletti di carta...

Recensione di   Delia Marcari Delia Marcari

Robocity - La Città Nascosta

Colonna sonora spettacolare. Evidente la cura dei dettagli tecnicamente parlando. Un esplosione di colori che ti colora anche il cuore e la mente con dialoghi facili e alla portata di tutti.Un progetto fatto davvero molto bene.

Recensione di   Claudia Geraci Claudia Geraci

UFOs - STAGIONE 1

(Serie TV, 2021)

Non riesco a trovare difetti a questo gioiellino d'oltralpe, che ci precipita in un universo anni ‘70 nell’epoca dell'ESP e degli avvistamenti UFO, ma anche delle salopette, degli “squali” (le Citroën DS) e dello smodato consumo di sigarette. Melvil Poupad è senz'altro anche caricaturale, ma riesce addirittura, come dire, a camminare e muoversi come un uomo degli anni Settanta!La serie sfrutta a volontà colpi di scena e spudorati cliffhanger che poi si perdono nel gioco dell'intreccio, ma il mio consiglio è di dotarsi di zucchero filato rosa e salire sulla giostra. Buon divertimento!

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Rael70 N.20 - LA SAGA DI

N.20 - LA SAGA DI "ALIEN": STORIA, SIMBOLISMI E CURIOSITÀ (PARTE 11 DI 15: ALIENS).

Siamo arrivati ad un momento fondamentale per l'intero universo di Alien in quanto l'“Aliens” di James Cameron, uscito nel 1986, è probabilmente il film più importante tra tutti quelli che abbiamo affrontato finora e che affronteremo successivamente perché è quello che fa nascere la saga (prima di esso esisteva solo il film del ’79) e che farà diventare gli Xenomorfi e l’eroina Ellen Ripley due icone della cultura di massa degli anni ottanta-novanta, due figure che entreranno nell’immaginario collettivo e che a tutt’oggi possono vantare decine di milioni di appassionati in tutto il mondo.Il successo mondiale della pellicola che lancerà, definitivamente, Cameron nell'Olimpo di Hollywood, permetterà di dare vita a tutta una serie di videogiochi, fumetti e romanzi (non sempre validi e/o importanti) che contribuiranno a dare vita alla saga e al suo canone.Da quel momento, tutto il materiale che verrà prodotto in seguito dovrà comunque rispettare la coerenza narrativa con gli eventi del film dell'86.Da prassi invito il lettore a non andare oltre nella lettura se non si è visto il film. Perché è così importante “Aliens” rispetto ad "Alien"?Il film di Scott, concretamente, non spiega nulla oltre ciò che mostra: una astronave carica di minerali, un messaggio di soccorso, un equipaggio che decide di andare ad indagare, l'incontro con una misteriosa ed aggressiva forma di vita aliena, un computer centrale che deve rispettare un particolare ordine di una fantomatica Compagnia…Non c'è altro, nessuna spiegazione del contesto, nessun approfondimento del passato dei personaggi, niente di niente: è proprio questo mistero perenne ad affascinare terribilmente gli spettatori. Cameron, che viene dal successo di “Terminator” di due anni prima, decide d’imbarcarsi in una impresa molto complessa e ad elevato tasso di fallimento: fare un sequel dell’”Alien” di Scott perché la storia del tenente Ripley, secondo lui, merita una continuazione.Continuazione si ma

Valentina MAMMA HO PERSO L’AEREO: IL FILM CHE HA RESO ICONICO IL NATALE

MAMMA HO PERSO L’AEREO: IL FILM CHE HA RESO ICONICO IL NATALE

Se c’è una cosa che un’ inguaribile romantica come me ama tanto quanto le Rom-Com, sono senza dubbio i film natalizi. Che siano ad alto budget, con un cast stellare, o i classici “Hallmark Movies” che sono sostanzialmente tutti uguali, ma non importa…non ne posso fare a meno, è tradizione e le tradizioni vanno sempre onorate e rispettate! E così, mi sono detta che sicuramente, tra gli utenti di FilmAmo, ci sarà qualcuno che condivide questa mia passione o magari, potrei coinvolgere qualcuno di voi nella mia follia! Da qui nasce l’idea di questa nuova rubrica a tema natalizio, “Cinema sotto l'albero”, dove settimanalmente, vi accompagnerò fino al giorno di Natale, raccontandovi dei film natalizi che amo di più, e ovviamente, non mancheranno le curiosità sul dietro le quinte! Tutti pronti? Se l’urlo più famoso della storia dell’arte è quello di Munch, nel mondo del cinema, dopo quello iconico Janet Leigh in Psycho, troviamo l’urlo altrettanto carico di terrore di Catherine O'Hara quando il suo personaggio, Kate McCallister, realizza che il figlio di 8 anni, Kevin, è rimasto a casa da solo, mentre lei si trova sopra un aereo, in viaggio verso Parigi con tutta la famiglia… - 1. Questa la premessa del mitico, unico e intramontabile: Mamma, ho perso l’aereo (Home Alone). Questo è Il film natalizio che ogni anno ci ricorda che lasciare un bambino a casa da solo non è solo irresponsabile, ma anche esilarante. Kevin McCallister, interpretato dal geniale Macaulay Culkin, è il ragazzino che tutti avremmo voluto essere a 8 anni: astuto, creativo, e con una casa piena di trappole da far invidia a un film di Indiana Jones. Sono sincera, da bambina l’effetto che mi suscitava il film era opposto al sentimento di Kevin, perchè se lui ha desiderato ardentemente che la sua famiglia

Filmamo Friends :-) FILM VINCITORI RIFF AWARDS 2024

FILM VINCITORI RIFF AWARDS 2024

ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL XXIII EDIZIONERIFF AWARDS 2024 Annunciati i vincitori della XXIII edizione“Tre regole infallibili” di Marco Gianfreda - Miglior Lungometraggio Italiano“Salli” di Lien Chien Hung - Miglior Lungometraggio Internazionale “Non chiudete quella porta” di Francesco Banesta & Matteo Vicentini Orgnani Miglior Documentario“After the Odissey” di Helen Doyle Miglior Documentario InternazionalePremio Rai Cinema Channel al Miglior Corto Italiano “Sommersi” di Gian Marco Pezzoli“Un lavoretto facile facile” di Giovanni Boscolo Miglior Corto Italiano“Transformation” di Marcel Barsotti Miglior Corto Internazionale“Better so” di Jaakko Ylitalo miglior corto studenti“The Strange Case of the Human Cannonball” di Roberto Valencia Miglior Corto Animato Con l’annuncio dei vincitori termina la XXIII edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival diretto da Fabrizio Ferrari che, al Nuovo Cinema Aquila di Roma, dal 13 al 22 novembre, ha visto programmate oltre 80 opere molte delle quali in anteprima italiana, europea o mondiale e suddivise in 13 sezioni nazionali e internazionali: opere prime e seconde di lungometraggio, documentari, cortometraggi, film sperimentali e animazioni, soggetti e sceneggiature contraddistinte per l’originalità e l’innovazione dei contenuti e delle tecniche utilizzate.Queste le varie sezioni in concorso: Feature film,International documentary, National documentary, International short, National short, Animation short, Student short e per le sceneggiature (lungometraggio e cortometraggio) e soggetti.La giuria composta da: Cristian Casella produttore, esperto di media e comunicazione, Sophie Chiarello, regista italo-francese, la produttrice e ispettrice di produzione Sonia Cilia, il regista, commediografo e attore Pietro De Silva, la produttrice Delegata Emma Esposito, il supervisor di visual effects Francesco Grisi, la production supervisor Carolina Iorio, le giornaliste Antonia Matarrese e Miriam e Mauti, il Produttore Esecutivo Andrea Passalacqua e Nicola Sganga esperto di VFX, ha assegnato i seguenti premi:Il Premio Feature film - Miglior Lungometraggio Italiano va a Tre regole infallibilidi Marco Gianfreda: “Per la sua capacità di raccontare, con delicatezza, la

Valentina COME FARSI LASCIARE IN 10 GIORNI: AMORE, RISATE E UNA FELCE

COME FARSI LASCIARE IN 10 GIORNI: AMORE, RISATE E UNA FELCE

Cari lettori, benvenuti e bentornati al nuovo appuntamento con la rubrica “Cuori sullo schermo”. Scegliere di quale film parlarvi quest’oggi, non è stata una scelta facile, i titoli cari al mio cuore sono tanti e tutti meritano di essere discussi e celebrati. Ma la scelta è caduta su una delle mie rom com preferite: Come Farsi Lasciare in 10 Giorni (How To Lose A Guy In 10 Days). L’iconica pellicola che ci ha regalato una delle coppie meglio assortite del grande schermo, Kate Hudson e Matthew McConaughey è un’ assoluta delizia classe 2003. Ottimo cast, tra cui spicca una giovane e già bravissima Kathryn Hahn, una sceneggiatura brillante, un perfetto mix di ironia, emozione e romanticismo che ha definito una nuova era del genere della commedia romantica anni 2000. Personalmente, è stato il comfort movie che mi ha rallegrato le giornate quando ero un pò giù di morale, quando si sperimentano le prime delusioni d’amore dei vent’anni e sembra che la tua vita amorosa sia arrivata al capolinea (i ventenni e il pessimismo leopardiano cosmico), e mi ritrovavo a sognare che, quando sarei entrata nel mondo degli adulti, avrei fatto di tutto per diventare come Andie Anderson, una giovane donna con un lavoro figo, amiche vere con cui dividere le giornate lavorative e il tempo libero, con un look sempre di tendenza, con grandi aspirazioni di vita e lavorative e, ciliegina sulla torta, avrei trovato anch’io il mio Benjamin Barry. Spoiler Alert: Niente di tutto questo (o quasi) è accaduto, ma Come farsi lasciare in 10 giorni, tutt’oggi, ha la stessa funzione nella mia vita, rallegrarmi e coccolarmi e penso che, se una pellicola di 21 anni fa, riesce ancora a fare “il suo dovere”, significa che ha decisamente passato il test di qualità a pieni voti. Ma andiamo alla

Cinemaserietv QUANDO LA FANTASCIENZA ARRIVA IN TV: LE MIGLIORI SERIE DA RECUPERARE

QUANDO LA FANTASCIENZA ARRIVA IN TV: LE MIGLIORI SERIE DA RECUPERARE

Dune: ProphecyAmbientata 10.000 anni prima degli eventi del romanzo del 1965, la serie approdata questa settimana su HBO e, in Italia, su Sky, segue le sorelle Valya e Tula Harkonnen mentre combattono le forze che minacciano il futuro dell'umanità e creano la leggendaria setta nota come Bene Gesserit. Il progetto amplia con maestria l'epica eredità dell'universo di Dune, offrendo una narrazione avvincente, visivamente straordinaria e intellettualmente stimolante. “Prophecy” riesce a coniugare il rispetto per i complessi temi dell'opera originale di Frank Herbert con l'aggiunta di nuovi strati di profondità narrativa, distinguendosi per il suo mix di spettacolarità, tensione drammatica e segreti intriganti. Al contempo, esplora con incisività una tematica cardine della fantascienza, ovvero la sfiducia nei confronti del potere, di chi lo detiene e dei sistemi di credenze dove la devozione religiosa si intreccia con la manipolazione politica. SiloTra le più recenti serie sci-fi di Apple TV+ e basata sulla trilogia di romanzi di Hugh Howey, Silo racconta la vita degli ultimi diecimila abitanti della Terra in un mondo post-apocalittico, confinati in un misterioso bunker di oltre 140 livelli. Pur ignorando il passato, questa società ha sviluppato tradizioni e sistemi di ordine propri; tuttavia, le rigide regole e i segreti che le sostengono vengono messi in discussione da chi osa sfidare il sistema. Con Rebecca Fergueson alla guida, questa serie cattura il pubblico grazie al suo enigma centrale, alle interpretazioni carismatiche del cast e a una produzione visivamente imponente. Al centro della trama, anche in questo caso, riflessioni tipiche del genere, come la sorveglianza, l'oppressione e la lotta per la libertà, intrecciati in un racconto avvincente e ricco di tensione.WestworldWestworld è un parco divertimenti futuristico e ipertecnologico, gestito dal dottor Robert Ford (Anthony Hopkins), dove androidi dall’aspetto umano permettono ai visitatori di vivere qualsiasi tipo di avventura o fantasia, anche

Rael70 N.19 - LA SAGA DI

N.19 - LA SAGA DI "ALIEN": STORIA, SIMBOLISMI E CURIOSITÀ (PARTE 10 DI 15: ALIEN ROMULUS FILM E FUMETTO).

Dopo la parentesi letteraria ritorniamo all’interno della cronologia narrativa e pertanto è venuto il momento di parlare di “Alien Romulus” del 2024, scritto e diretto dal regista uruguaiano Federico Alvarez.La storia si svolge nel 2142 ossia 20 anni dopo gli eventi di “Alien” e 37 anni prima di quelli di “Aliens” (mettiamoci anche 5 anni dopo “Alien Isolation” e 17 anni dopo “Alien: Out of the Shadows”) e pertanto s’inserisce nella saga in mezzo ai Capolavori di Scott e Cameron (e nel frattempo Ripley e Jones fanno sogni d'oro…).Nell’era post-Prometheus, inizialmente era stato il noto regista Neill Blomkamp (District 9) che nel 2015 aveva scritto “Alien 5” e tutto sembrava dare l’idea che nel 2017 il film sarebbe uscito nelle sale ma, all’improvviso, la 20th Century Fox cancellò la produzione (a causa dell’accavallarsi della produzione di “Alien Covenant”) e la sceneggiatura non fu mai più ripresa successivamente e di questo il regista sudafricano è sempre rimasto molto deluso. La storia di Blomkamp sarebbe entrata in conflitto con il canone della saga in quanto avrebbe avuto come protagonisti il sergente Hicks e un’adulta Newt (entrambi personaggi che conosceremo in “Aliens”) insieme a Ripley.Alvarez, fan della saga, nei primi mesi del 2021, sottopose a Ridley Scott l’idea di un suo “Alien” e il regista inglese fu entusiasta della proposta e si dichiarò pronto a produrre la pellicola. Parallelamente Alvarez chiese a James Cameron se era disposto a fare da consulente (ruolo non accreditato ufficialmente) e il regista americano accettò.Alvarez, dopo molteplici indecisioni, alla fine decise di far svolgere gli eventi in mezzo ai due film-icona della saga, sicuro che con due collaboratori come Scott e Cameron non avrebbe commesso alcun errore di coerenza narrativa, rispettando le due pellicole e il canone.Le cose però non furono così facili ed immediate per il regista:

Emiliano Baglio CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA 23ESIMA EDIZIONE DELRIFF AWARDS – ROME INDIPENDENT FESTIVAL.

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA 23ESIMA EDIZIONE DELRIFF AWARDS – ROME INDIPENDENT FESTIVAL.

Il programma del festival è reperibile su https://riff.it/il-festival/programma/ Le informazioni sui singoli film sono presenti al seguente indirizzohttps://riff.it/il-festival/film-in-concorso/ Infine ecco l’elenco dei vari eventi legati al festivalhttps://riff.it/il-festival/eventi-masterclass/ Si è tenuta a Roma la conferenza stampa di apertura della 23esima edizione del RIFF Awards – Rome Indipendent Festival del quale Filmamo è partner.Il festival si svolgerà dal dal 15 al 22 novembre presso il Nuovo cinema Aquila.In totale avremo 80 titoli, selezionati tra gli oltre 2000 arrivati agli organizzatori della manifestazione, divisi in 13 sezioni.Molti gli autori presenti alla conferenza che hanno permesso di illustrare brevemente alcune delle opere presenti, focalizzandosi sopratttutto su quelle italiane. Feature film festival.Per questa sezione sono state scelti come sempre esordi oppure opere seconde.Tre regole infallibili di Marco Gianfreda sabato 16 novembre alle 19e30.Settimo grado di Massimo Cappelli, sempre sabato 16 novembre alle 22. Un thriller che nasce dalla voglia di provare a raccontare una storia ambientata in un unico ambiente.Ambientazione unica anche per l’autoprodotto Di noi 4 di Emanuele Gaetano Forte. Stavolta si tratta di un’opera seconda che, partendo da un’esperienza autobiografica, racconta di due coppie che vorrebbero dei figli ma si rendono conto di non poterselo permettere economicamente.National documentary competitionRenzo Chiesa, Chiesa Renzo, il 16 novembre alle 18; ritratto di uno dei più famosi fotografi della musica italiana, autore ad esempio dell’iconica copertina di Dalla (1980). The Erasmus generation di Vincent Imperato il 21 novembre alle 18e45, sull’omonimo programma di studio all’estero.Non chiudete quella porta di Francesco Banesta e Matteo Vicentini Ognani, il 20 novembre alle 20; dedicato al mercato romano di Porta Portese.Infine Arcadia America di Raffaele Manco, il 17 novembre alle 18.Un viaggio in 10 stati degli USA, compiuto partendo dal 2017 nel quale, come ha dichiarato il regista, “più viaggiavo più mi sembrava di andare indietro nel tempo”. Documentariff (International documentary

Rael70 N.18 - LA SAGA DI

N.18 - LA SAGA DI "ALIEN": STORIA, SIMBOLISMI E CURIOSITÀ (PARTE 9 DI 15: IL POST-ISOLATION E LA TRILOGIA DEL 2014).

Dopo la parentesi ludica di “Alien Isolation”, questa volta ne faremo una letteraria abbastanza ampia. Come è facile immaginare, il gioco della CA crea una sorta di snodo narrativo all’interno della saga: troppo importante il personaggio di Amanda per abbandonarla al termine dell’avventura mozzafiato su Sevastapol e, contemporaneamente, fin troppo ampio è il periodo di 57 anni di ipersonno di Ellen Ripley, che funge da anello di congiunzione tra “Alien” e “Aliens”, per non scrivere qualcosa d’interessante per gli appassionati. Di fatto quindi nascono due linee narrative che, di volta in volta, s’intersecano tra loro: da una parte quella lineare cinematografica, dall’altra quella formata da libri, videogiochi e fumetti.In realtà le linee sarebbero quattro: la terza quella interlacciata con la saga di “Predator”, la quarta teoricamente in relazione con l’universo di “Blade Runner”. Come da prassi, rinnovo l’invito a non continuare la lettura se non si è giocato ad “Isolation” e/o non si è visto il film “Aliens”.Nel 2017 viene pubblicata una serie di 12 fumetti intitolata “Aliens: Defiance” che, sostanzialmente, inizia con il post-Isolation. La storia infatti si svolge nello stesso anno della missione di Amanda su Sevastapol (2137) e vede protagonista Zula Hendricks, colonello dei Marines e amica della figlia della Ripley.Nella successiva serie di 4 fumetti uscita nel 2019 e intitolata “Aliens: Resistance”, avremo il sequel di “Defiance” dove le due amiche si ritroveranno per combattere i loschi piani della Weyland-Yutani il cui fine ultimo è trovare l’arma biologica definitiva per usarla per scopi militari. Oltre alla linea narrativa post-Isolation esiste anche, come ho scritto, quella ben più nota ossia quella cinematografica ma il periodo di 57 anni tra la fine di “Alien” e l'inizio di “Aliens” era troppo lungo per non scatenare l'appetito e la fantasia degli scrittori (possibile che in un universo dove accadono tanti

Rael70 N.17 - LA SAGA DI

N.17 - LA SAGA DI "ALIEN": STORIA, SIMBOLISMI E CURIOSITÀ (PARTE 8 DI 15: ALIEN ISOLATION: VIDEOGIOCO, ROMANZO E SERIE DIGITALE).

IL VIDEOGIOCODopo la parentesi del tributo al quarantennale di “Alien”, riprendiamo rigidamente la cronologia narrativa della saga.Come da prassi, rinnovo l’invito a non continuare la lettura se non si sono visti i film della saga per evitare di rovinarsi determinati colpi di scena o di conoscere alcuni contesti narrativi che verranno svelati, gradualmente, nel gioco e nei film successivi. Dove eravamo rimasti?Anno 2122, Ellen Ripley tenente del cargo “Nostromo” di proprietà della Weyland-Yutani, riesce ad espellere, dalla capsula di salvataggio “Narcissus”, l’alieno protagonista del film che aveva ucciso tutti i componenti della “Nostromo”. Terminato lo scontro, il tenente, insieme al gatto Jones, si mette in ipersonno dopo aver impostato la rotta verso la Terra. Da un punto di vista strettamente cinematografico, la storia continuerà con “Aliens” che riprende esattamente la storia dal ritrovamento della capsula dove ci sono Ripley e Jones (in mezzo a tutto questo però c’è quello che accade nel libro “Alien: Out of the Shadows”, anch’esso canonico e che spiegherà alcune cose inerenti l'errante viaggio di Ripley nello spazio profondo…).Da un punto di vista narrativo però le cose stanno in maniera differente: tra “Alien” che si svolge nel 2122 e “Aliens” che si svolge nel 2179, si colloca la storia di Amanda Ripley-McClaren, figlia di Ellen Ripley-McClaren e di un certo Alan.Amanda sarà la protagonista di “Alien: Isolation”, videogioco che esce nel 2014, realizzato dalla software house inglese “Creative Assembly”, fondata nel 1987, la quale, nel 2005, viene assorbita dalla Sega, la più grande software house di videogiochi giapponese e, per tale motivo, entra a far parte della Sega Europa.Nel 2006 la Sega acquista i diritti per produrre videogiochi tratti dalla saga cinematografica della 20th Century Fox e pertanto, a sua volta, la software house giapponese incarica la Creative Assembly di realizzare un gioco multipiattaforma (Pc, Playstation