Everything Everywhere All at Once

Film - 2022
8,3
267K
Everything Everywhere All at Once è un film con Michelle Yeoh, Stephanie Hsu, Ke Huy Quan, Jamie Lee Curtis, James Hong Cast completo. Regia di Daniel Scheinert, Daniel Kwan. Titolo originale Everything Everywhere All at Once, durata 140 minuti. Generi Azione, Avventura, Fantascienza.

recensioni

Una storia mortale di granelli venati d’autunno persi tra le distorsioni spaziotemporali dell’effimero viaggio infinito verso l’immenso primordiale dell’amore eterno di  Roberto Flauto Roberto Flauto
Parte 1:IO EVERYTHINGChiusi gli occhi, li riaprii. Allora vidi l’Aleph.Noi percepiamo nella poesia la vera natura della materia. E ne perce­piamo anche l’inafferrabilità, l’oscurità, il vago e l’indefinito – che sono, o forse sembrano, almeno per ora, un suo tratto ineliminabile. Sto dicendo che alla base di ogni conoscenza umana vi è un atto di fede. Sto dicendo che il visibile è permeato di invisibile. Sto dicendo che i fantasmi sono ovunque, colmano l’universo. Sto dicendo che ogni cosa è possibilità, perché tutto si compie nel momento in cui Orfeo si volta: e non guarda più la luce e non guarda ancora Euridice. Infatti la struttura della materia – che si replica nella struttura della poesia – mantiene un tasso di incertezza inquietante. Non c’è niente di definito e definitivo, tutto appartiene al rango del possibile. I fantasmi danzano senza sosta. La materia della poesia che è poesia della materia umana: perché siamo galassie inconsapevoli. L’universo che ci abita si espande più velocemente, caoticamente, tremendamente, violentemente, meravigliosamente, paurosamente dell’universo che abitiamo. Non guardiamo più la luce, non guardiamo ancora Euridice. Tutto può accadere. Sta già accadendo. È già accaduto. Sta per accadere. L’incertezza (della bellezza). La bellezza (dell’incertezza). La poesia, come dice Wislawa Szymborska, nasce da un incessante non so. È così. Il caso e la necessità. Il nome di ogni cosa. Le lavanderie a gettoni. Le dichiarazioni dei redditi. I salti quantici. Tanto che un fisico premio Nobel come Gerardus ’t Hoof ammette «Come stanno le cose io non lo so». Se queste sono le conclusioni relative alle forze che agiscono la materia, che cosa dire della poesia? Che quella incertezza è la sua ricchezza e la sua forza, quella oscurità è il suo cuore pulsante. Noi vi siamo dentro. Siamo il cuore di tenebra. Una pietra del mesozoico. Leggi tutto
Recensione di  Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi
Il primo pensiero all'uscita del cinema è stato: ma che cosa ho visto? E ammetto che ore dopo la visone faccio ancora fatica ad articolare un pensiero compiuto su questo film. Difficile capire se ci troviamo di fronte ad un caos organizzato o a semplice delirio narrativo e probabilmente una visione sola per derimere questo quesito non basta.Allora passiamo alla domanda seguente. È stata una visione piacevole? Questo certamente sì, anche perché grazie all'escamotage del multiverso ci troviamo di fronte a numerosi film diversi che riescono ad intrattenere in ogni segmento. I Daniels nel giro di due ore e mezza ci fanno vedere un film d'azione, una commedia, un melò, un film di fantascienza e molto altro.Ma l'asso nella manica è lo stile, la creatività e la capacità di messa in scena. Scenografie e montaggio creano un'atmosfera ipnotica che va oltre la trama e la sceneggiatura. Everything Everywhere all at once vive di scene, di trovate persino di ripetizioni. Tutto scompagina tutto, i tre segmenti in cui è divisa la pellicola sembrano negarsi a vicenda... Eppure il film procede.Tutto retto da due signore del cinema mondiale. La protagonista è Michelle Yeoh, che già avevamo visto ne La tigre e il dragone, qui protagonista dai mille registri e dalle mille espressioni. Davvero impressionante. La seconda è una Jamie Lee Curtis divertente e divertita in un ruolo folle a cui si concede completamente.Opera moderna, squinternata, con un cuore. Trovare aggettivi per descriverlo è semplice, capirlo fino in fondo molto meno. Il dubbio che sia tutto una grande fuoco di paglia resta e forse solo il tempo saprà dire se lascerà un segno o se verrà dimenticato velocemente.Però perlomeno per curiosità andrebbe visto. Leggi tutto
Recensione di  Giacomo Pescatore Giacomo Pescatore
Il "film definitivo sui multiversi" poteva avere una misura?No ed infatti questo non l'ha, preso/perso com'è tra mille stili e rivoli (ed avendo come primo riferimento, ovviamente, Matrix): eccessivo ma divertente, pacchiano ma commovente è soprattutto la storia di una rapporto tra una madre ed una figlia; ed ha la più bella scena di dialogo tra sassi della storia del cinema... Leggi tutto

trama

Evelyn Wang (Michelle Yeoh) gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un matrimonio alla frutta. Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più innovativo e divertente mai visto al cinema. Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia. Con la sorprendente Stephanie Hsu (Shang-Chi), il film segna il ritorno alle scene dopo 40 anni del mitico Ke Huy Quan, interprete degli amatissimi Data (I Goonies) e Short Round (Indiana Jones e il tempio maledetto).

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

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