Jeff Daniels impersona un imprenditore immobiliare apparentemente ricchissimo e “bigger than life” ma che in verità fatica a stare in piedi sia economicamente che fisicamente (la metafora del ginocchio che, da ex giocatore di football, ormai lo tradisce, è fin troppo chiara).
Dall'altra parte, intrecciata a quella del magnate, viene narrata la storia di un ragazzo nero (a lui legato per essere il marito della segretaria) in attesa di giudizio e che rischia una condanna pesante per avere risposto ai metodi rudi di un poliziotto bianco e non aver patteggiato davanti all'evidente pregiudizio di un giudice (bianco anche lui).
Si tratta quindi di una interessante miniserie (in sole sei puntate e autoconclusiva) sulla ricchezza, il potere, l'apparenza e i contrasti razziali (non a caso la serie è ambientata in Georgia); non un capolavoro, ma in cui si possono trovare spunti interessanti.