Un dramma eccellente, coinvolgente e trascendente
Un eccellente film che mostra come anche film derivati dai comic-books, possono trasfigurare storie sapute, risapute ed anche banali, se adattati per lo schermo da filmmakers del calibro di Christopher Nolan. I quali, ovviamente, portano "on board" il meglio degli artisti della settima arte. Dagli attori, al regista ed al direttore della fotografia, dagli sceneggiatori (Nolan stesso insime al fratello Jonathan) agli scenografi, dagli executive producers ai compositori (l'eccelso Zimmer in questo caso), tutto concorre a rendere il Batman di Nolan un capolavoro che va aldila' delle sue origini fino a diventare un dramma avvincente e coinvolgente degno di una tragedia Greca, dove il confine tra il bene ed il male non e' poi cosi' nettamente delineato (come invece lo e' nella maggior parte dei film su super-eroi). Questo film e' impreziosito dalla grande prova attoriale di Heath Ledger (la quale gli e' valsa un Oscar, post-mortem purtroppo), potente e visionaria, che ne fa il miglior Joker fino ad ora (senza nulla togliere alla performance di Joaquin Phoenix). Un Joker tanto geniale quanto malvagio (la cui malvagita' e' pero' giustificata dai terrificanti traumi infantili) che per tutto l'arco del film pone le "forze del bene" con Batman in primis, di fronte a difficili dilemmi di natura prettamente etica che sfociano nella tragedia finale. "Il Cavaliere Oscuro" e' di gran lunga il migliore dell'eccezionale trilogia di Nolan (che includono Batman Begins del 2005 e The Dark Knight Rises del 2012) che scava nelle nostre paure profonde, nelle emozioni piu' potenti e mette a nudo le ragioni recondite che portano l'eroe a conseguire il bene e l'anti-eroe il male (seppur ripeto mai delineandone cosi' nettamente i confini). Un film che va rivisto piu' volte per godere delle sue finezze, per gustare a fondo la magistrale caratterizzazione di personaggi che tutti (o quasi) amiamo, per scoprirne e riscoprirne la profonda umanita'.